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Risveglio

25 MAGGIO 2020 DI MARIROSA

Come può la scrittura favorire il “risveglio alla consapevolezza”?

Questa è stata la domanda dalla quale sono partita verso la nuova rotta, quando ho fatto il “grande passo”. Ma forse era già presente dentro di me da molto tempo prima di que

l giorno del 2014. Dentro il mio bagaglio c’era una bella sfida, le abitudini, lo stile, le forme, le parole della scrittura che praticavo da lunghissimi anni. Non immaginavo che da quel giorno le cose sarebbero cambiate così rapidamente. Scrivere per me è stato sempre un movimento che ho sentito profondamente avvolgere ogni parte più nascosta del mio essere.

Vivere il moto della scrittura mi rimandava una luce diversa, una zona di me, un luogo intimo dove mi trovavo in quel momento, che ri-chiamava esplorazioni. E scrivere diventava giorno

dopo giorno consapevolezza del mio essere …

Grazie alla pratica quotidiana, la scrittura mi restituiva una conoscenza di me sempre più profonda; le parole si spingevano sempre un pò più in là, io stessa mi trovavo in terre ignote, zone in ombra. Quando ho deciso di intraprendere la scrittura della mia autobiografia presso la Libera Università di autobiografia, (LUA) ad Anghiari, ho subito compreso che mi stavo inoltrando in un vero e proprio Viaggio.

Scrivere di sè passa inevitabilmente attraverso la storia della propria vita, sì la attraversi in lungo e in largo e ogni volta con la penna tra le dita ti sembra di ri-percorrerne un pezzo, di trovare qualcosa che non ti aspettavi, che era ad attenderti da parecchio.

Per me scriverla è stato un Viaggio nelle radici; un viaggio di nove mesi nella terra, nel suo grembo con le parole che scrivevo “come lava” vulcanica. E intanto la scrittura sollevava e dissodava nuova consapevolezza in me.